A Novellara, una tradizione farmaceutica lunga 300 anni

La dottoressa Francesca Galligani rileva Antica Farmacia di Novellara nel 1983 e, con essa, la sua lunga e ricca storia, che affonda le radici nel XVIII secolo.

Nel 1773 i Gesuiti lasciano Novellara e, nel 1774, il fratello Luigi Mazzarini – spogliatosi dell’abito ecclesiastico – rileva la spezieria dell’Ordine presso il Collegio della cittadina.
L’attività prosegue anche dopo la sua morte, avvenuta nel 1821, ma conosce un periodo di controversie e diversi passaggi di mano in mano.

Nel 1830 la spezieria viene trasferita sotto i portici del Telonio, affacciati sulla piazza della chiesa di Santo Stefano, riaprendo sotto la direzione di Prospero Gherardi.
Dal 1857 al 1920, si alternano varie gestioni e, alla fine della prima guerra mondiale, il Comune assume direttamente il servizio farmaceutico, trasferendo l’antica bottega nei locali della Cassa di Risparmio.

I preziosi arredi della farmacia, i vasi in ceramica e le ampolle hanno resistito a guerre e saccheggi. Durante l’ultimo conflitto mondiale, il bibliotecario Gaetano Gaddi fa murare i reperti nel sottoscala dello scalone nobile della Rocca, per sottrarli alle possibili razzie dei soldati tedeschi. È solo grazie al suo ingegno se, ancora oggi, è possibile ammirarli nei locali del Museo Gonzaga di Novellara.